Culture. Eat it
5 Luglio 2017
Col bene che ti voglio potrei fare tante cose.
Potrei prendere un aereo a turboelica, per raggiungerti ovunque tu sia.
Potrei scalare montagne che non ho mai scalato, navigare per mari in cui non ho mai navigato, percorrere strade non asfaltate. Solo per venire da te.
Col bene che ti voglio potrei superare le correnti gravitazionali, lo spazio e la luce per non farti invecchiare.
Potrei affrontare i miei lati bui, affinché tu non li debba mai vedere.
Potrei persino imparare ad essere ordinata.
Col bene che ti voglio potrei addirittura farmi stare simpatico quel tuo amico che mi sta tremendamente sui maroni.
Potrei rinunciare alle vacanze al mare o trasferirmi in un paesino sperduto della Groenlandia.
Potrei iniziare a non mangiarmi le unghie o smettere di mettermi i pantaloni a vita alta.
Col bene che ti voglio potrei finirla di scervellarmi, rilassarmi e iniziare finalmente ad essere serena.
Col bene che ti voglio però devo essere sincera. Continuerò a mettermi i pantaloni a vita alta, a farmi stare sul cazzo il tuo amico, a essere disordinata e a evitare gli aerei come la peste.
Perché col bene che ti voglio posso cambiare solo rimanendo me stessa.
Col bene che ti voglio, anche se dovesse finire, ci ricorderemo solo l’inizio.
Col bene che ti voglio vedrai non finirà.
Autore
biografia:
Copywriter, folletto tuttofare e mamma con una passione smisurata per la fotografia. La scrittura è una medicina che le permette di esprimere la propria personalità e far emergere la sua vera voce. Meglio di uno psicanalista. Alla perenne ricerca di una strada da seguire, al momento, preferisce perdersi.