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Libro: L'Odissea raccontata da Penelope, Circe, Calipso e le altre di Marilù Oliva

Culture. Eat it

16 Aprile 2020

il libro sul comodino

Penelope, Circe, Calipso e le altre. L’Odissea delle donne, raccontata da Marilù Oliva

di Ramona Lucarelli

La storia d’amore di molte donne è questa la chiave di lettura del libro di Marilù Oliva, edito da Solferino, L’Odissea raccontata da Penelope, Circe, Calipso e le altre. Un libro che ha reso straordinario questo tempo strano e ordinario.

Libro: L’Odissea raccontata da Penelope, Circe, Calipso e le altre di Marilù Oliva

Se le tante donne incontrate non gli avessero teso una mano Odisseo – forse – sarebbe ancora in viaggio.

Marilù Oliva racconta l’Odissea attraverso il punto di vista delle donne incontrate da Ulisse, un viaggio che attraversa molti dei sentimenti e atteggiamenti umani come la gelosia, il disprezzo, il desiderio, la nostalgia, la passione, la fedeltà e la tentazione.

Gli uomini, tellurici e carnali, hanno bisogno di vedersi, di toccarsi, di ricordare costantemente le proprie esistenze effimere. Senza le parole si perdono, senza le carezze si rattristano, senza la voce si smarriscono.

C’è chi si sente come la ninfa Calipso, abbandonata da un uomo al quale sente di poter dare tutto persino l’immortalità, chi si riconosce nella principessa Nausicaa in attesa di un amore vero, o chi come la divina Atena sente di bastare a se stessa.

C’è poi chi come la dea Circe sente di non essere solo moglie o madre e degli uomini che la vorrebbero solo così non sa cosa farsene.

I maschi che approdano qui vengono prima adescati poi castigati: mi basta così poco per trasformarli in animali. È l’unico modo per impedire che siano loro a sopraffarmi. Se non usassi le arti magiche, loro ne approfitterebbero, come di fatto accade in ogni contrada, da oriente a occidente, nei luoghi deserti, nell’entroterra fertile, nelle città montane o in quelle bagnate dal mare: la donna, nel nostro tempo antico, serve solo per procreare o dedicarsi alla famiglia o accondiscendere al piacere dei maschi.

Poi arriva Penelope. Di lei si racconta spesso del suo essere la moglie che tesse la tela della lunga attesa e poco della donna caparbia che gli è pari in astuzia e tenacia forte del suo amore.

Persino delle Sirene, da sempre temibili e tentatrici, viene messa in luce la possibilità che la loro malvagità non sia condizione naturale.

Non è per malvagità che noi Sirene ci nutriamo dei naviganti e chiunque si imbatta nella zona del nostro canto, no: noi siamo così perchè lo siamo diventate, predatrici del mare per necessità, fameliche perché non abbiamo mai ricevuto nulla, un sorriso, una coppa di acqua che disseta, un’offerta da mani amiche.

E se c’è stato un tempo che le ha ricordate solo come gli ostacoli al raggiungimento della famigerata Itaca questo tempo è finito.

Ne L’Odissea raccontata da Penelope, Circe, Calipso e le altre con un tono intimo, quasi diaristico, l’autrice dà voce a donne sognatrici, istintive, fedeli, sagge, combattive, come noi.

L'Odissea raccontata da Marilù Oliva è popolata da donne nelle quali riconoscersi.

Tempo di Lettura

un incontro al giorno

Photos: Sara Cartelli

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Autore

Ramona Lucarelli

Per aspera ad astra

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Ramona Lucarelli

biografia:

È una storica dell'arte, ottimista ed empatica per natura. Immagina un mondo nel quale seminare gentilezza e provare felicità nelle piccole cose. Fin da bambina è innamorata delle storie, per The Eat Culture mangia libri e arte. Per aspera ad astra recita l'unico tatuaggio che ha sulla pelle. È lì per ricordarle che la strada che porta ai suoi sogni non sempre è facile ma qui non ci si arrende, mai.

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