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Cose, spiegate bene. A proposito di libri, per gli amanti dell'"universo libro"

Culture. Eat it

30 Settembre 2021

il libro sul comodino

Cose, spiegate bene. A proposito di libri.

di Ramona Lucarelli

Perchè settembre è un po’ così, hai voglia di buttare giù qualche idea nuova, di approfondire ciò che ti appassiona e hai la sensazione di avere un anno intero davanti a te per aprire tutti i cassetti e fare uscire i sogni.

E per noi appassionati di libri c’è sempre quel volumetto di cui abbiamo ritardato la lettura, che staziona lì e al quale pensiamo di dedicarci proprio a settembre. Nel mio caso ce ne sono addirittura due, oggi inizio con il condividere con voi il primo, una vera chicca:

Cose, spiegate bene. A proposito di libri

Quei geniacci de Il Post hanno pensato a quelle persone, come me e sicuramente come alcuni di voi, che vogliono conoscere tutte quelle cosucce legate al mondo dei libri di cui spesso sentiamo parlare e che fingiamo di comprendere.

Mi riferisco a quelle informazioni che gravitano intorno all’universo libro che raccontano quando e come è nato, se è nato prima il libro o la copertina, i mestieri del libro, i font usati dalle case editrici e i loro proprietari, i loghi e così via.

A proposito di libri è un “libro su come si fanno i libri” che nella sua prefazione contiene una bella dichiarazione culturale di intenti. E fa proprio venir voglia di leggerlo, perché lieve è il ritmo delle informazioni, chiaro il contenuto e graficamente interessante.

Grazie a A proposito di libri ho scoperto che il font per antonomasia dei libri intaliani è il Garamond, che alcuni – vedi Einaudi – se lo sono fatto addirittura personalizzare e che tra loro c’è chi si distingue come Adelphi con l’uso del Baskerville (forse il mio preferito).

Ho imparato che per fare un libro occorrono dai quattro ai sei mesi in Italia e che non si può dire lo stesso in Inghilterra dove la sua gestazione può toccare i due anni.

Per non parlare dell’affascinante storia dei titoli scartati di libri famosi: sapevate che 1984 di George Orwell doveva intitolarsi “L’ultimo uomo in Europa” o che il manoscritto originale di Dracula era intitolato “Il morto non morto”?

Altro giro altra corsa, i loghi delle case editrici italiane a cosa si sono ispirati? Corbaccio, Mondadori, Bompiani, Minimum fax, Guanda, Adelphi, Einaudi, Il Saggiatore, Edizioni e/o, Iperborea, Feltrinelli, Nottetempo, Laterza, Rizzoli celano più di qualche aneddoto. Niente spoiler se vi dico che tra i miei preferiti ci sono Adelphi, Einaudi, Edizioni e/o e Bompiani.

E poi ancora il Metodo Sellerio, la storia di Stile Libero e fuori dall’Italia la storia dei “Big five” dell’editoria inglese per dirne alcuni. Insomma ci troverete un sommario ricchissimo, specchio di quel forte desiderio di informare bene, “in modo responsabile e consapevole”, che muove ogni iniziativa de Il Post.

Ora, non so se sono riuscita a rendere l’idea o se vi ho convinto ma queste sono davvero Cose, spiegate bene.

Cose, spiegate bene. A proposito di libri

Photos: Sara Cartelli

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Autore

Ramona Lucarelli

Per aspera ad astra

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Ramona Lucarelli

biografia:

È una storica dell'arte, ottimista ed empatica per natura. Immagina un mondo nel quale seminare gentilezza e provare felicità nelle piccole cose. Fin da bambina è innamorata delle storie, per The Eat Culture mangia libri e arte. Per aspera ad astra recita l'unico tatuaggio che ha sulla pelle. È lì per ricordarle che la strada che porta ai suoi sogni non sempre è facile ma qui non ci si arrende, mai.

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