Culture. Eat it
15 Giugno 2015
A volte si ha bisogno di scappare dalla città. Il rumore, lo smog, la frenesia, l’orologio, ti portano a vivere una vita non tua. Di corsa, sempre sul pezzo. A volte, si ha bisogno di fermarsi, e casa propria è il posto migliore per fermarsi. Per fermare il tempo. Il luogo dove tutto scorre e tutto è uguale a se stesso. Dove nascono e riaffiorano i ricordi, dove puoi essere solo o scaldato dal calore della tua famiglia. Quella è casa. E la casa di Angelica e Benny, a Lindberg, è un po’ tutto questo.
Un vecchio fienile trasformato in un cottage caldo, luminoso e accogliente, dove lo spirito della città incontra quello della campagna. Dove arredi moderni e metropolitani incontrano pezzi d’antiquariato o di recupero, in una perfetta fusione di nuovo e antico.
Si tende troppo spesso a pensare che una bella casa, una casa arredata bene, debba costare un patrimonio. Questo è il classico esempio che smentisce totalmente questa teoria. Perché, fondamentalmente, non importa che il tuo tavolino sia stato acquistato al mercatino o nel punto vendita grandi marche, quello che conta è il buongusto. E avere buongusto non significa avere denaro. Anzi, il denaro molte volte è acerrimo nemico del buongusto (basti pensare alle case dei vip nostrani esibite sui giornali). Gli spazi eleganti, belli, raffinati sono generalmente quelli senza tanti frizzi e lazzi. Sono accoglienti, sono veri e trasmettono energia, calore, famiglia. Proprio come questa casa.
Immagini via: www.expressen.se
Autore
biografia:
Copywriter, folletto tuttofare e mamma con una passione smisurata per la fotografia. La scrittura è una medicina che le permette di esprimere la propria personalità e far emergere la sua vera voce. Meglio di uno psicanalista. Alla perenne ricerca di una strada da seguire, al momento, preferisce perdersi.