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9 Settembre 2015

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IL LIBRO SUL COMODINO: I BEATI ANNI DEL CASTIGO

di Ramona Lucarelli

Oggi per la prima volta mi sono chiesta quando la mia passione per la lettura sia sbocciata e – badate bene – non ho detto nata perché credo che in ciascuno di noi sia pronta ad esplodere al giusto input. Siamo essere narrativi. La vita è di per sé una storia. La nostra storia.

Il ricordo va ad una lista di libri consegnata dalla mia professoressa di italiano come unico compito per le vacanze estive al termine della prima superiore. Per alcuni o, diciamo la verità, per quasi tutta la classe ciò significava -> italiano, zero compiti! Ed io non facevo eccezione! Peccato o per fortuna però il senso di colpa si è fatto vivo e così ho dato un occhio a quella lista. Il mio sguardo si è fermato al titolo I beati anni del castigo di Fleur Jaeggy. Cosa spinga veramente una ragazza di quindici anni a scegliere quel titolo fra tanti non chiedetemelo ma oggi come allora l’avrei scelto ipnotizzata dalla parola castigo.

Un esclusivo collegio svizzero, giovani adolescenti, amore, inesperienza e solitudini gli ingredienti di questa storia narrata con raffinatezza dall’autrice. È un mondo quasi estraneo a quello in cui siamo abituati a vivere così esteriore, condiviso ed esposto. In questo libro invece regna il silenzio. Di voci inascoltate. Di emozioni inespresse. Della follia. I pensieri dell’io narrante, al quale volutamente non viene dato un nome, si insinuano nella testa già dalle prime pagine. Le parole sembrano non tradire emozioni ma in realtà pesano come macigni sul cuore del lettore. Anni, quelli del beato castigo, che nonostante tutto riaffiorano ancora come i più felici per la voce narrante anche se la loro memoria è stata cancellata: il Bausler Institut è diventato infatti una clinica per ciechi. Il buio cala sul collegio e su ciò che ha rappresentato per le allieve, le quali conservano il suo ricordo nella vita che hanno scelto di intraprendere o che gli altri hanno scelto per loro.

Chi narra la storia confessa: “cercavo la solitudine e forse l’assoluto ma invidiavo il mondo”.

 

Durata della lettura: 4 ore circa

I beati anni del castigo_1 copia

I beati anni del castigo_2 copia

I beati anni del castigo_4 copia

Photography: Sara Cartelli.
© Immagini The Eat Culture.

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Autore

Ramona Lucarelli

Per aspera ad astra

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Ramona Lucarelli

biografia:

È una storica dell'arte, ottimista ed empatica per natura. Immagina un mondo nel quale seminare gentilezza e provare felicità nelle piccole cose. Fin da bambina è innamorata delle storie, per The Eat Culture mangia libri e arte. Per aspera ad astra recita l'unico tatuaggio che ha sulla pelle. È lì per ricordarle che la strada che porta ai suoi sogni non sempre è facile ma qui non ci si arrende, mai.

4 commenti

    ma la passione per la lettura ti è sbocciata con quel libro lì?
    la mia passione è stato, forse, il mio primo atto di ribellione contro la mia famiglia di non lettori, il mio modo per distinguermi, essere differente, stare seduta sul divano con un libro in mano, mentre i miei parenti la domenica mangiavano il pollo di mia nonna (ho odiato la carne fin da bambina). leggere per identificarmi prima di tutto. anche oggi rimane qualcosa di quella contestazione bambina.

    Non proprio. Ad essere sincera non mi viene in mente un libro grazie al quale penso di essermi innamorata della lettura. “I beati anni del castigo” appartiene a quell’estate in cui la lettura ha smesso di essere un compito per casa per diventare invece evasione, immedesimazione, sogno, riflessione…
    Cara Elisa, evviva il pollo di tua nonna e il tuo desiderio di distinguerti!

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