Culture. Eat it
23 Novembre 2020
il libro sul comodino
Azami. Il fiore del cardo bellissimo e pieno di spine, come la vita
Azami è il mio primo libro di Aki Shimazaki.
Come lettrice mi definirei onnivora eppure quando si tratta di autori giapponesi percepisco un preventivo stato di allerta; è come se già sapessi che il mondo in cui sto per addentrarmi mi farà sentire una straniera. Il che non sempre mi dispiace.
Libro: Azami di Aki Shimazaki
Mitsuo ha trentasei anni, una moglie e due figli ed è il redattore di una rivista. Nella sua vita tutto sembra scorrere tranquillo, lentamente però viene a galla la mancata intimità con la moglie e la ricerca di appagamento nei pink-salon e fūzoku-ten, ovvero edifici per servizi sessuali.
Quando incontra per caso Gorō, un ex compagno di classe, finisce in un lussuoso club dove dopo tanti anni rivede l’enigmatica Mitsuko, suo primo amore ed ex compagna di classe.
I ricordi vanno al suo diario, al tempo in cui Mitsuo scriveva di lei sotto il nome di Azami, il bellissimo fiore del cardo pieno di spine, lo stesso della ninnananna della nonna:
Anche stasera, il tuo cuscino è bagnato di lacrime.
Chi sogni? Vieni, vieni a me.
Mi chiamo Azami. Sono il fiore che culla la notte.
Piangi, piangi fra le mie braccia. L’alba è ancora lontana.
Sentimenti ed emozioni, che sembravano dimenticati, riaffiorano da un passato non troppo lontano e innescano la miccia di una “chimica” destinata ad incrinare le loro vite che, a dispetto della radice dei loro stessi nomi, – Mitsuo e Mitsuko – non sono per niente appaganti.
Il gentile Gorō muoverà silenzioso i fili di un incontro che forse solo all’apparenza è stato casuale. Sarà lui stesso a descrivere Mitsuko come un’entraîneuse speciale lasciando intendere a Mitsuo qualcosa di più.
In quel bar Mitsuko sarà per tutti conosciuta con il soprannome di Azami.
Ho amato l’atmosfera malinconia che avvolge la storia ma è frustrazione ciò che ho provato nel leggere i pensieri di Mitsuo, che rimangono sempre un po’ in superficie e che non sembrano dire nulla di più sul suo cuore.
Delicatezza e riserbo le parole che userei per descrivere Mitsuko, una donna capace nel silenzio di raccontare se stessa, di ricordare i dettagli che contano, di saper leggere le persone e condurle verso decisioni che non sapevano ancora di voler prendere.
Tra giorni che scorrono lenti e sfiorano cuori vi intrufolerete nelle loro vite, raccontate dall’autrice Aki Shimazaki con la pazienza di chi davanti ad un puzzle da mille pezzi incastra una tessera dopo l’altra.
Ora parlo a chi è abituato al ritmo, all’indagine, all’amore vissuto con impeto e passione: questa storia è per chi ha fame di introspezione e sensibilità, per chi crede nelle coincidenze e nei simboli. In caso contrario desistete, io credo attenderò il secondo racconto della trilogia All’ombra del cardo.
Tempo di Lettura
una notte con AzamiPhotos: Sara Cartelli
Autore
biografia:
È una storica dell'arte, ottimista ed empatica per natura. Immagina un mondo nel quale seminare gentilezza e provare felicità nelle piccole cose. Fin da bambina è innamorata delle storie, per The Eat Culture mangia libri e arte. Per aspera ad astra recita l'unico tatuaggio che ha sulla pelle. È lì per ricordarle che la strada che porta ai suoi sogni non sempre è facile ma qui non ci si arrende, mai.