Culture. Eat it
19 Luglio 2016
Maria Marra non si dimentica.
E non per i suoi grandi occhi, i folti capelli scuri e i tratti gentili del viso.
Da giovane quindicenne nell’Italia degli anni Venti del ‘900, Maria vive in un “piccolo mondo antico” chiamato Sicilia, dove respira il clima dei Fasci e vede l’arrivo della Secondo Conflitto Mondiale.
L’autrice di questa storia – Simonetta Agnello Hornby – ci fa dono di un personaggio femminile che, anno dopo anno, si trasforma nella donna alla quale ogni altra guarderebbe con ammirazione e fierezza ma della quale poche invidierebbero la vita.
Cresce in una famiglia siciliana illuminata dove il padre, un avvocato socialista, le consegna una preziosa libertà di scelta: quella di innamorarsi.
Infatti Maria non è tenuta ad accettare la proposta di matrimonio di Pietro Sala, un nobile uomo di quasi vent’anni più grande, che ne rimane affascinato a prima vista e che proprio come un oggetto di antiquariato la desidera per sé, anche senza dote. Maria però reagisce alla sua richiesta sorprendendo tutti, lettori compresi. Lei vede in Pietro eleganza, gentilezza e una sensibilità per il bello e per la vita che la incuriosiscono ma come dimostra l’accordo prematrimoniale, che gli sottopone prima di accettare, Maria si dimostra tutt’altro che sprovveduta e accondiscendente. In lei si scorge fin dalle prime pagine una saggezza innata. Attraverso questa unione conoscerà il lato carnale dell’amore capendone presto anche i limiti. Saranno queste mancanze a farle capire che qualcuno da amare e da cui essere amata era stato sempre al suo fianco: suo fratello acquisito Giosuè. I due si infiammano presto di un amore completo e totalizzante, anche se per lungo tempo clandestino ed ostacolato.
È riduttivo parlare di questo romanzo come di una storia d’amore. L’autrice delinea sapientemente lo sfondo storico calando al suo interno personaggi reali, tali da far vivere a chi legge ogni progresso, ogni torto, ogni sofferenza come i propri.
Perchè Maria è speciale? Perchè potrebbe essere una donna dei nostri giorni, con la sola differenza che ciò che lei è e fa nell’Italia dei primi anni del ‘900 ha il sapore della lotta, dell’emancipazione e della dignità di chi comprende che buttar giù qualche Caffè amaro – titolo del libro – non rappresenta un cattivo compromesso ma può regalarti una vita che si dica degna di essere vissuta.
Durata della lettura: qualche sera
Photography: Sara Cartelli.
© Immagini The Eat Culture.
Autore
biografia:
È una storica dell'arte, ottimista ed empatica per natura. Immagina un mondo nel quale seminare gentilezza e provare felicità nelle piccole cose. Fin da bambina è innamorata delle storie, per The Eat Culture mangia libri e arte. Per aspera ad astra recita l'unico tatuaggio che ha sulla pelle. È lì per ricordarle che la strada che porta ai suoi sogni non sempre è facile ma qui non ci si arrende, mai.
