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2 Novembre 2021

#telamostro

Ninfee e riflessi del salice

di Ramona Lucarelli

Claude Monet e le ninfee.

250 gli esemplari dipinti, un amore nato in quel paradiso privato di nome Giverny.

Il desiderio di cogliere lo scorrere del giorno con i suoi cambiamenti di luce nel suo “giardino acquatico” trasformarono le ninfee nel soggetto più amato dall’artista tra la fine degli anni novanta e l’anno della sua morte, il 1926.

Tale fu l’apprezzamento del pubblico che, nel temere che quel meraviglioso corpus di opere andasse disperso in collezioni private, Monet decise di realizzare enormi tele da donare allo Stato francese, lunghe almeno quattro metri ciascuna, che dal 1927 trovarono fissa collocazione nelle due stanze ovali dell’Orangerie delle Tuileries.

E se per il momento non potessimo volare fino a Parigi? L’Artedì di questo mese vi propone una bellissima tappa presso il Palazzo Reale di Milano dove fino al 30 gennaio 2022 potrete vedere riunite 53 opere del pittore.

I quadri provengono dal Musée Marmottan Monet di Parigi che custodisce tra le opere più significative dell’artista: attraverso le sette sezioni della mostra avrà inizio per il visitatore un viaggio iconografico nel mondo di Monet, dall’en plein air, i paesaggi rurali e urbani alla natura rappresentata attraverso i suoi viali di rose, glicini, salici e ninfee.

Quest’opera intitolata Ninfee e riflessi del salice appartiene proprio al Musée Marmottan (1916-19). Esse testimoniamo una seconda fase del “periodo ninfee” quella nella quale l’occhio del pittore si perde nei loro colori e nei giochi di luce per il suo sguardo ravvicinato e totalmente immerso.

Cliccando qui troverete tutte le informazioni relative alla mostra.

Parigi è solo rimandata, Milano vi aspetta.

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Autore

Ramona Lucarelli

Per aspera ad astra

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Ramona Lucarelli

biografia:

È una storica dell'arte, ottimista ed empatica per natura. Immagina un mondo nel quale seminare gentilezza e provare felicità nelle piccole cose. Fin da bambina è innamorata delle storie, per The Eat Culture mangia libri e arte. Per aspera ad astra recita l'unico tatuaggio che ha sulla pelle. È lì per ricordarle che la strada che porta ai suoi sogni non sempre è facile ma qui non ci si arrende, mai.

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