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8 Luglio 2019

il libro sul comodino

Siamo noi le Persone normali di cui scrive Sally Rooney?

di Ramona Lucarelli

Non ho letto il romanzo d’esordio di quella che viene definita la “scrittrice dei Millennial” quindi Persone normali di Sally Rooney è stata una lettura inaspettata.

Non so spiegare esattamente cosa ci sia nella sua scrittura a renderla diversa e così attraente eppure non ho potuto fare a meno di staccare gli occhi dalle parole, e approdata sull’isola di Paros mi sono ritrovata ad aver letto quello che ad oggi è il secondo più bel libro del 2019.

Persone normali di Sally Rooney

Persone normali racconta una storia d’amore ma non una storia d’amore convenzionale. Non ci sono i classici passaggi che ci si aspetterebbe di leggere vedendo crescere il Sentimento, come matrimonio o convivenza, figli, insomma progetti futuri. Ci sono invece due ragazzi che si cercano, tentennano, si nascondono, si aspettano e si respingono.

Connell e Marianne frequentano la stessa scuola di Carricklea, un paese della campagna irlandese. Non sembrano avere molto in comune, tranne per il fatto che la madre di Connell frequenta la casa di Marianne come donna delle pulizie.

Entrambi orfani di padre vivono gli anni della scuola agli antipodi: bello, intelligente e ben inserito lui; impopolare, ricca e apparentemente disadattata lei. Sembrerebbe il più classico dei clichè, quello della ragazza ricca che si innamora del giovane povero ma bello o viceversa, e invece no.

L’autrice ci cattura con la sua prosa e ci porta in un mondo fatto di giovani che quel sentimento sembrano non sapere come viverlo. Ci racconta l’amore tra il bisogno di sentirsi accettati, il peso del giudizio degli altri e la differenza di classe.

È incredibile come prendi delle decisioni perché ti piace qualcuno, dice lui, e poi tutta la tua vita è diversa. Credo che la nostra sia quella strana età in cui la vita può cambiare enormemente per delle decisioni minime.

Quello che passa nella mente e nel cuore di Connell e Marianne è complesso ma Sally Rooney ci permette di conoscerlo attraverso la potenza del dialogo, delle parole dette e non dette, e non poteva che essere così per un’autrice vincitrice di un premio europeo come Top debater.

È tra quelle parole che il lettore si innamora di loro, della loro storia, delle loro debolezze e delle paure. Non importa quanto distanti siano l’Irlanda, il 2011 (anno in cui è ambientata la vicenda), l’università o l’innamoramento.

Leggere Persone normali renderà attraente anche la normalità.

Forse perché quella che si legge non è una storia d’amore normale ma normali sono le paure, le difficoltà, gli allontanamenti, gli struggimenti di una coppia che paradossalmente fatica a stare insieme e non il contrario.

Hm, dice Connell. Mi sei mancata.
Con gli altri non è così.
Bè, io ti voglio molto più degli altri.

Nel corso della loro storia Connell e Marianne si faranno del male ed è come se facessero del male a se stessi. Si sentono “guasti” ma non quando sono l’uno in compagnia dell’altra perché si comprendono come nemmeno loro saprebbero fare alle prese con loro stessi.

E poi c’è il sesso. È difficile essere seducenti, descrivere l’intimità tra due persone attraverso le parole ma Sally Rooney in Persone normali ci riesce. Sceglie poche parole ed è subito desiderio. Connell e Marianne si seducono anche e forse meglio con le parole che con la fisicità. La loro è un’intesa che cresce nella conversazione.

Magari non saremo le Persone normali di cui Sally Rooney scrive ma l’amore – quello sì – somiglia tanto a quello che vorremmo nelle nostre vite “normali”.

Persone normali: recensione libro

Siamo noi le persone normali di Sally Rooney?

Tempo di Lettura

sei incredibili ore

Photos: Sara Cartelli

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Autore

Ramona Lucarelli

Per aspera ad astra

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Ramona Lucarelli

biografia:

È una storica dell'arte, ottimista ed empatica per natura. Immagina un mondo nel quale seminare gentilezza e provare felicità nelle piccole cose. Fin da bambina è innamorata delle storie, per The Eat Culture mangia libri e arte. Per aspera ad astra recita l'unico tatuaggio che ha sulla pelle. È lì per ricordarle che la strada che porta ai suoi sogni non sempre è facile ma qui non ci si arrende, mai.

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