Quando tutto diventò blu di Alessandro Baronciani. Un tuffo nel blu della paura

Avere paura di avere paura. Quando tutto diventò blu è il libro con il quale Alessandro Baronciani mostra attraverso un delicato racconto illustrato cosa prova chi soffre di attacchi di panico.

Libro: Quando tutto diventò blu di Alessandro Baronciani

Un colore come espediente narrativo per raccontare il male nel quale Chiara nuota.

Il libro si apre con un tuffo nel blu. Chiara si trova a trenta metri di profondità “in un silenzio abissale” che le fa battere il cuore all’impazzata e le toglie il respiro.

Durante un’immersione ha un attacco di panico ma ancora non lo sa. Sente che c’è qualcosa che non va e quel qualcosa cambia improvvisamente la sua quotidianità e le sue relazioni.

Ha inizio così un lungo percorso attraverso il quale la protagonista arriva all’accettazione della malattia. Quando tutto diventò blu racconta che la paura può essere immotivata e che può inchiodarti alle quattro mura di casa.

Baronciani sceglie il blu per raccontare la tristezza che ci avvolge quando ci isoliamo da un mondo che ci spaventa e nel quale non riusciamo più a stare. È così che Chiara dopo quel primo inaspettato e incomprensibile tremore non riesce nemmeno a pensare di viaggiare senza Lexotan.

Perchè il problema degli attacchi di panico è rifiutare di soffrire di attacchi di panico.

Esami, visite, medicine si susseguono nel tentativo di dare un nome ad un malessere che diventa totalizzante e per colpa del quale, mentre aspetta che passi, Chiara si allontana da tutto e da tutti. La sensazione è quella di annegare nella propria paura.

Alessandro Baronciani dà forma al viaggio interiore di Chiara con lo stretto necessario, in uno stile che si fa essenziale perché è il colore a parlare.

È così che Quando tutto diventò blu viene ristampato in Classic blue, colore pantone 2020, tingendo una vecchia storia sempre attuale di malinconia, come l’etimologia della parola inglese ricorda.

Chiara è pronta a chiedere aiuto, ad ascoltare il suo corpo e a ricominciare:

Riconoscere gli attacchi di panico come una malattia è un passo importante. Smetti almeno di fare visite mediche inutili… e poi finalmente pensi di non essere sola, altri come te non lo sanno.. non lo sapevano. Ti senti stupida, ma almeno non ti senti più sola.

Una storia che fa ritorno al mare. I confini si fanno labili e il mare avvolge il cielo, come se questa volta Chiara nuotasse in un cielo blu mare, blu mare come il cielo verso sera.