Culture. Eat it
3 Dicembre 2019
Luce. Una parola meravigliosa, piena, densa di sfumature. Cambia la luce nel corso della giornata, ora più flebile ora più intensa, e ogni volta che si posa sulle cose ne trasforma forme e colori. La luce rivela, mostra, abbraccia, emoziona.
La luce è vita. Per questo è stata coniata quell’espressione meravigliosa che è “venire alla luce”. Ciò che dal buio viene rivelato al mondo. L’inizio di una nuova esistenza.
La luce riporta. Torna alla luce ciò che è stato nascosto, diseppellito, celato, dimenticato. Antiche civiltà ritrovate, vecchi ricordi che riaffiorano nella memoria, cartoline in un passato non troppo lontano, l’infanzia e l’adolescenza sepolte tra gli scatoloni in soffitta.
La luce manifesta senza bisogno di sotterfugi, succede quando ci mostriamo apertamente “alla luce del sole”.
La luce pone l’accento. Quando mettiamo in evidenza, mettiamo in luce. Ma la luce non sempre è benevola, anzi può addirittura essere cattiva quando pone discredito su qualcuno.
La luce è Natale. Riuscireste ad immaginare il mese di dicembre privo di luce?
Facciamo luce
Questo mese, come ogni anno, abbiamo deciso di fare luce sulla nostra quotidianità, sui sentimenti,
sulla magia del Natale, su ogni piccola cosa che ci circonda, sul cambiamento.
Questo mese vogliamo imparare a guardare meglio, a cogliere le sfumature, anche quelle più piccole.
Guardati intorno ciò che vedi è sempre uguale oppure ogni cosa cambia con il passare delle ore?
L’esercizio è allenare lo sguardo per allenare la mente.
Se vi va, l’appuntamento è all’hashtag #fareluce, ci vediamo lì.
Photos: Sara Cartelli
Autore
biografia:
Copywriter, folletto tuttofare e mamma con una passione smisurata per la fotografia. La scrittura è una medicina che le permette di esprimere la propria personalità e far emergere la sua vera voce. Meglio di uno psicanalista. Alla perenne ricerca di una strada da seguire, al momento, preferisce perdersi.