
Culture. Eat it
5 Aprile 2020
antipasti e finger food
Focaccia bianca facile, la ricetta discretamente veloce dal risultato infallibile
La focaccia bianca a casa nostra va via come il pane. È quella cosa che, anche se siamo in due e la dose preparata è l’equivalente necessario a sfamare una tavolata da dieci persone, è certo non ne avanzi nemmeno una briciola. In più la amo alla follia perché la puoi spiluccare a colazione, pranzo, merenda, cena, dopo cena, in pigiama a lume di cappa aspiratrice: non importa come, dove, quando, non ti delude mai.
È sempre l’ora di un quadrato di focaccia (o di una focaccina, le hai mai provate?).
E poi la puoi mangiare bianca, con olio di quello buono e sale, con il rosmarino, aggiungerci le olive, i pomodorini, tagliarla a metà e trasformarla in un panino col booster.
La focaccia è questa roba qua che non deve chiedere mai, sei tu a supplicare che ne sia rimasto ancora un pezzettino.
Di focaccia non ce n’è mai abbastanza, come delle ricette infinite per prepararla. Cosa aspetti a provare la mia? È qui sotto, per te, ad aspettarti.
Croccante fuori e morbida dentro – insomma, la Christian Grey dei panificati, unta al punto giusto, agile nel prepararsi.
Prometto che bastano poche mosse e il risultato è garantito. Ma se mentre lievita le parli viene ancora meglio.
Focaccia bianca – la ricetta facile (in 3 ore)
INGREDIENTI (dosi per una teglia 30×40)
- 450 g di farina 0 (la farina farà tanto, se non avete la vostra di fiducia presa al mulino, tra quelle da supermercato vi consiglio la Garofalo – la W170 oppure la W260)
- 300 g di acqua a temperatura ambiente
- 20 g di lievito di birra fresco (oppure 7 g di quello disidratato)
- un cucchiaino di zucchero
- un cucchiaio raso di sale fino
- 20 g di olio evo
- e inoltre, per il condimento: 3 cucchiai di olio evo, mezzo bicchiere d’acqua a temperatura ambiente, sale q.b.
- farina di semola per la spianatoia
PROCEDIMENTO
- Sciogli il lievito nell’acqua assieme allo zucchero. Aggiungi, l’olio e metà della farina (225 g) e inizia ad impastare. Ottenuta una poltiglia aggiungi anche la farina restante e il sale. Impasta per 15 minuti (ovviamente con la planetaria è tutto più facile ma, in alternativa, anche le tue mani andranno benissimo). Fai riposare nella ciotola dell’impastatrice per 15 minuti.
- Trasferisci l’impasto sulla spianatoia spolverata con la farina di semola e ripiegala l’impasto su se stesso, prima da un lato e poi dall’altro fino a formare una palla. Ungi una teglia per pizza, adagia al centro la palla d’impasto e poi giralo dall’altro lato in modo che anche la parte superiore sia unta leggermente. Fai lievitare per 1 ora e mezza/ 2 nel forno spento con la lucina accesa.
- Stendi l’impasto lievitato delicatamente con le dita, andando a coprire uniformemente tutta la superficie della teglia, fino ai bordi. Sala la superficie con una spolverata di sale fino. Lascia lievitare un’ulteriore mezzora in forno spento.
- Togli la teglia dal forno; effettua delle pressioni sull’impasto con i polpastrelli, imprimendo i caratteristici buchi tipici della focaccia genovese. Prepara la salamoia unendo acqua e olio, spargila sulla superficie (attenzione a non farla uscire dai bordi – la focaccia si attaccherebbe al fondo – e a riempire la maggior parte dei buchi). Lascia lievitare un’ultima mezzora, nel frattempo preriscalda il forno a 230°C (modalità statica).
- Cuoci la focaccia bianca nella parte bassa del forno per 15-20 minuti, fino a doratura perfetta. Estrai la focaccia dal forno, trasferiscila su una gratella e spennella la superficie con un filo d’olio. Tagliala in quadrati e… enjoy!
E, comunque, vogliamo le prove. Fateci vedere le vostre focacce. Dai! Vi aspettiamo su Instagram, Facebook e Twitter.
E, se avete suggerimenti, o trucchi segretissimi per una focaccia con la F, spifferateceli quando volete eh.
MENTRE ASSAGGI ASCOLTA:
Photos: Kristel Cescotto
Autore

biografia:
Cogitatrice impegnata, praticante dell’Amore Universale, su di lei nemmeno una nuvola. A 30 anni non ha ancora la minima idea di come vuole essere a 32: una, nessuna ma forse non centomila. Grazie al cielo tutto scorre. Panta rei. E alla fine, come in uno splendido giardino Bahai, verrà estasiata da un’illuminazione. E vivrà per sempre felice e contenta.