Culture. Eat it
18 Gennaio 2019
Sono sempre di fretta come il Bianconiglio.
Orologio in una mano, borsa nell’altra e via, in una perenne corsa contro il tempo. Qualche ricerca asserisce che aver problemi con la puntualità sia sinonimo di intelligenza: ecco questa è una magra consolazione che non mi soddisfa affatto.
Dicono che il tempo che scorre rovina.
Vero. Ma, sapete, possiamo essere noi a rovinarlo a nostra volta. Me l’ha confidato un saggio dall’animo antico che vive sotto un albero nelle montagne del Ladakh.
E poi mi ha sussurrato anche il come.
Mi ha detto di cominciare dall’utilizzarlo come merita. Dire qualche no se non ci va di fare una cosa – che Yes man! è solo un film e non funziona così fuori dallo schermo.
Apprezzare il tempo per quel che vale. Rispettarlo, onorandolo. Praticare atti di gentilezza, che non sono mai tempo perso. E, nella giusta misura, utilizzare il tempo per fare davvero ciò che ci piace fare. Ciò che ci dà gioia.
Non serve lottare con Tempo. È una battaglia persa in partenza, essergli alleato la miglior strategia. Meglio dunque prenderlo per una mano, mentre con l’altra cingiamo Consapevolezza.
Godere di ogni seppur apparentemente insignificante granello di sabbia che scivola nell’estremità inferiore della clessidra.
Amo le clessidre. Che una volta scivolata giù tutta la polvere, quando la parola fine sembra scontata, basta capovolgerla e tutto ricomicia da dove si era fermato.
Ridurre al minimo l’uso della parola rimpianto.
Mantecare i nostri confini con quelli di chi è altro da noi.
Ogni momento di vita che viviamo è unico e irripetibile e, anche se sarebbe forse più efficiente vivere come ne Il curioso caso di Benjamin Button, la verità è che la realta è ben diversa.
La vita è bella, ma breve.
E se l’arcobaleno durasse 30 minuti non ci si meraviglierebbe così tanto a guardarlo.
Pennette alla vodka – la ricetta
INGREDIENTI (dosi per 4 piatti)
- 500 g di pomodori datterini
- una cipolla bianca
- uno spicchio d’aglio
- 200 g di pancetta dolce cubettata
- mezzo bicchiere di vodka
- 200 ml di panna da cucina
- 400 g di pennette rigate
- Grana grattugiato q.b.
- olio extra vergine d’oliva e sale q.b.
- pepe nero, peperoncino e prezzemolo fresco q.b.
PROCEDIEMENTO
- Sminuzza la cipolla, soffriggila in un fondo d’olio assieme allo spicchio d’aglio e al peperoncino. Una volta insaporito togli l’aglio e sfuma con la vodka a fuoco vivace; lascia evaporare l’alcool.
- Aggiungi dunque i pomodorini tagliati a metà. Aggiusta di sale e fai cuocere per 5 minuti.
- Trasferisci il sugo in una teglia e fai cuocere in forno per mezzora a 180°C. Una volta cotto, rendi il tutto vellutato con un frullatore ad immersione.
- Aggiungi la panna al sugo di pomodoro e mescola sino ad ottenere una crema uniforme.
- In una padella antiaderente unta con un filo d’olio (abbastanza capiente da saltarci la pasta), salta la pancetta fino a rosolarla.
- Cuoci la pasta.
- Scolala direttamente nella padella con la pancetta assieme a un mestolo di acqua di cottura. Aggiungi il sugo e salta le pennette alla vodka.
- Impiatta le pennette alla vodka accompagnandole con una abbondante spolverata di Grana grattugiato, una manciata di prezzemolo fresco tritato, una macinata di pepe.
Le pennette alla vodka remastered sono pronte per farci godere anche nel 2019. Perché gli anacronismi, in cucina – così come in amore – non esistono.
MENTRE ASSAGGI ASCOLTA:
Photos: Sara Cartelli
Autore
biografia:
Cogitatrice impegnata, praticante dell’Amore Universale, su di lei nemmeno una nuvola. A 30 anni non ha ancora la minima idea di come vuole essere a 32: una, nessuna ma forse non centomila. Grazie al cielo tutto scorre. Panta rei. E alla fine, come in uno splendido giardino Bahai, verrà estasiata da un’illuminazione. E vivrà per sempre felice e contenta.